1 giu 2013

Speciale: Akira (1987)


Il 29 Maggio in alcune sale italiane la Dynit e la Nexo Digital hanno distribuito (solo per un giorno) Akira in occasione del suo 25esimo anniversario. Queste nei prossimi mesi distribuiranno nelle sale altri film di animazione giapponese come Evangelion 3.0 e Wolf Children.
Akira  esce nelle sale giapponesi nel 1988, scritto e diretto da Katuhiro Otomo, autore nell'omonimo manga che ispira il film. La trama si apre con una Tokyo appena uscita dal terzo conflitto mondiale. La città si divide in 2: la parte nuova, con grattacieli adornati da luci e ologrammi e la parte vecchia lasciata in degrado. Il Giappone, dopo la guerra vuole ritornare alla rivalsa servendosi del progetto Akira. Akira personaggio misterioso che sembra aver causato la distruzione della città stessa.
Questo Giappone post-apocalittico è scenario di rivolte e  scorribande tra gang di motociclisti che seminano il terrore tra la città dandosi battaglia tra loro.

Kaneda e Tetstuo sono i protagonisti, che fanno parte di quel lato del Giappone che vuole cambiare e non sottostare alle regole. Testuo dopo un incidente in moto, causato da un bambino col volto da anziano, svilupperà poteri telecinetici che ben presto prenderanno il sopravvento su di lui, e andrà a cercare Akira per scoprire chi è veramente.
Tutto questo in uno scenario di intrighi tra resistenza e politica, che vogliono usare Akira per i loro scopi. L'evoluzione dell'uomo è un'altro tema centrale in quest'opera, lasciando un messaggio di critica per chi la forza: non a caso vi è una citazione a 2001: odissea nello spazio, facendo vedere lo star child deforme e sofferente.
La realizzazione tecnica di questo film è di altissimo livello,nonostante l'età sta invecchiando benissimo e non ha nulla da invidiare alle attuali produzioni. Per realizzarlo si è dovuta creare una apposita società chiamata Akira Committe che contiene a suo interno le 10 principali case cinematografiche giapponesi. Solo in questo modo si è riuscito ad avere un budjet di un miliardo di yen. Gli animatori impiegati furono 1.300 provenienti da 50 studi diversi, dove 5 di questi si dedicarono ai fondali e altri alla computer grafica. Le musiche e il sonoro sono ben realizzate e pronte a potenziare i momenti più epici del film anche con silenzi (quasi sacri) per aumentare la tensione. Akira è un cult dell'animazione giapponese che chiunque appassionato e non, dovrebbe vedere, in quanto si raggiungono momenti di alto cinema quasi come se questo anime fosse il punto di congiunzione tra queste due arti.

Buona visione ;)




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