23 mar 2013

Recensione: Tomb Raider



Lara Croft, la più famosa icona femminile dei videogames, vive una nuova giovinezza in questo titolo: Tomb Raider entra anch'esso nel filone dei reboot vedremo infatti una nuova Lara, giovane ed inesperta alle prese con la sua primissima avventura.
La nostra avventura ha inizio a bordo della nave Endurance a largo nel Triangolo del Drago nell'arcipelago giapponese, quando la nave viene investita da una tempesta improvvisa che lascia lei e l'equipaggio naufraghi su di una misteriosa isola; Lara ed il "suo" team sono alla ricerca dell'antico regno di Yamatai e della sua misteriosa regina...e si ritroveranno contro una setta composta da altri naufraghi guidati da un certo Mathias, scoprirete vari retroscena su di lui e la storia dell'isola se vi impegnerete a cercare le reliquie e i vari documenti sparsi per l'isola che donano una profondità non indifferente alla trama.

Rubrica GBA: Kirby - Nightmare in Dream Land

Salve ragazzi, con questo articolo si apre la Rubrica GBA (Game Boy Advance). Questa console più di ogni altra mi ha fatto affezionare al mondo dei videogames. Videogames che sono tutt'ora profondi nel gameplay e divertenti da giocare. In questi giorni sto riscoprendo questo piccolo gioiello della Nintendo, sia con un po di nostalgia spolverando titoli già giocati, sia giocando a titoli che non ho potuto provare in passato. Spero che questa rubrica vi faccia anche a voi riscoprire questa ormai datata console e i molti titoli presenti e reperibili molto facilmente per vie "alternative" ;) .
Kirby - Nightmare in Dream Land esce in europa nel tardo 2003 su Game Boy Advance. Il titolo è un rifacimento del gioco per NES Kirby' Adventure del 1992, portando miglioramenti nel comparto grafico e sonoro con l'aggiunta di nuovi livelli.
Le vicende sono ambientate in Dream Land, dove tutti dormono sereni, facendo bei sogni.

Rubrica: Chi dice dramma dice... CLAMP [Parte 1] : X-TV

Inauguro questa rubrica nuova nuova, basata sui drrrrrammi, pricipalmente emotivi, sparsi quà e là in anime e manga! Si, perchè il mondo dell'animazione e del fumetto nipponico è colmissimo di tristezze e depressione, e io non mi farò scrupoli ad attingerne a piene mani solo per voi miei cari! Mi sporcherò le mani di lacrime e moccio!! Perciò prepate i fazzolettini... si comincia!!



Il primo articolo di questa rubrica è dedicata alle CLAMP campionesse del genere, ed in particolare con uno dei loro titoli più conosciuto ed amato X/1999, ma nella sua versione animata, cioè X-TV
La serie è composta da 24 episodi. Il protanista è Kamui Shiro un ragazzo di 16 anni, che ritorna a Tokyo dopo un lungo periodo di assenza. Kamui è un ESP con poteri eccezionali, e subito dopo essere arrivato nella grande città si ritrova a dover utilizzare al meglio questi poteri per difendersi da misteriosi aggressori.

17 mar 2013

Recensione: Sfondamento dei cieli Gurren Lagann


Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, non potevano scegliere titolo migliore di questo, perché qui i cieli si sfondano...anzi si trivellano. La storia ha inizio in un villaggio sotterraneo, qui abitano Kamina e Simon. Kamina ragazzo forte sia nel corpo che negli ideali si scontra spesso con la mente chiusa del capo villaggio. Il primo sostiene che oltre al soffitto del villaggio ci sia la superficie, il secondo smentisce tutto ciò che dice kamina, definendolo un poco di buono. Simon ragazzino, nel pieno sviluppo caratteriale, si lascia coinvolgere dagli ideali di Kamina, partecipando spesso ai suoi piani per oltrepassare il soffitto. kamina è certo che vi sia un'altra verità al di fuori del loro mondo sotterraneo, in quanto suo padre è li che lo aspetta. Simon, che come lavoro fa lo scavatore, trova un giorno sotto terra una sorta di oggetto a forma di trivella, e successivamente, un piccolo mecha. Simon non vede l'ora di far vedere la nuova scoperta a Kamina, ma nel frattempo un mecha sfonda il soffitto attaccando il villaggio. Qui entra in scena Yoko ragazza della superficie, intenta col suo fucile da cecchino a fermare l'attacco. Yoko fa la conoscenza dei due protagonista, intenti anche loro a proteggere il villaggio. Simon, tenta di fare funzionare il mecha trovato sotto terra, unica possibilità per sconfiggere la minaccia. Così inserendo l'oggetto a forma di trivella, in una fessura del piccolo mecha (che Kamina gli da il nome di Lagann) riesce a controllarlo. Il mecha funziona per forza spirituale, energia che circola nel pilota e dipende molto dallo stato d'animo. Simon con l'appoggio di Yoko e Kamina riesce a neutralizzare a colpi di trivella( principale arma di Lagann) il nemico e ad oltrepassare il soffitto, raggiungendo la superficie. Qui i due eroi scoprono una cruda verità, il mondo della superficie è invasa dagli uomini bestia, che con i loro mecha i Gunmen danno la caccia agli umani. Yoko fa parte di un villaggio che lasciò il sottosuolo, e si insedio nella superficie. Ora questo gruppo di umani si trova a scontrarsi quasi ogni giorno con gli uomini bestia per la sopravvivenza. Kamina e Simon entrano a far parte di questo gruppo, aiutandoli con il Lagann a sconfiggere i nemici. In uno scontro Kamina prende il possesso di un Gunmen, chiamandolo Gurren. Kamina ora ha un obbiettivo, quello di sconfiggere gli uomini bestia per liberare l'umanità, e ci vuole riuscire con il Gurren Lagan unione dei due mecha. La prima parte dell'anime(15 episodi), i nostri protagonisti avranno come obbiettivo quello di arrivare alla base nemica, sconfiggendo il Re Spirale, creatore degli uomini bestia, così riuscendo a liberare il genere umano, portandolo alla superficie.
In questo arco narrativo l'anime si mostra come un perfetto shonen, con l'evoluzione dei protagonisti e del gurren lagann. Prevalenti sono i combattimenti che per tutto l'anime, saranno folli e frenetici. Il personaggio di Kamina è il vero perno di questa prima parte, grazie alla sua personalità riesce a spronare Simon, convincendolo a dare sempre il meglio di se, e a credere in se stesso. La personalità di Kamina non solo riesce a colpire Simon, ma anche lo spettatore, che viene trascinato dentro lo scontro e le varie situazioni. Ora farò un grande passo avanti, evitando il più possibile gli spoiler. Passando al secondo arco narrativo, la trama si complica. Se nella prima parte infatti sarà abbastanza lineare: andare da un punto A ad uno B trivellando tutto, nella seconda entrano in ballo molti concetti e fattori. Si spazierà da conflitti politici, tradimenti, dimensioni parallele, universi, concetti di evoluzione, scenari apocalittici, ecc..Un taglio netto rispetto ai primi 15 episodi. Sinceramente la prima parte mi è piaciuta di più rispetto alla seconda. Quest'ultima la trovo forzatamente intrigata, nonostante sia interessante e svela il perchè di tutto, ma perde l'animo della serie, la sua spensieratezza, ma non il concetto. Andando avanti con gli episodi però alla fine riesce a riprendersi, riuscendo di nuovo ad esaltare ed emozionare.

Passando dal lato tecnico, lo studio Gainax ha fatto un ottimo lavoro, degno del suo nome. Le animazioni rispecchiano molto la follia dei combattimenti, usando in certe situazioni un tocco sperimentale. La colonna sonora, ben realizzata, capace di potenziare e valorizzare le scene.
Leggendo varie recensioni in rete, questa serie viene esaltata, quasi all'estremo, per il i messaggi del credere in se stessi, del continuare a combattere nonostante la situazione è critica, del rialzarsi sempre. Io penso che il messaggio sia un'altro, anche perchè la serie sarebbe abbastanza inutile, ci sono migliaia di anime e manga shonen che parlano di questi argomenti, è tipico del genere, solo che in Gurren Lagann vengono spiegati chiaramente e sono più evidenti. Il messaggio secondo me sta nello sfondamento dei cieli! Kamina con Simon sono riusciti ad andare oltre alla loro realtà, scoprendo un mondo nuovo: la superficie, nonostante gli abitanti non credessero alle loro parole. Quindi sono riusciti a togliere quel "velo" che riduceva la realtà solo nel sottosuolo. Nella seconda serie si riuscirà anche ad andare oltre alla superficie, oltre alla loro dimensione. Credo che sia questo il concetto di Gurren Lagann, trivellare la realtà, per scoprirne altre, e questo si può ottenere solo credendo nei propri ideali e lasciandosi alle spalle quella mentalità che si ferma solo al conoscibile. La mia valutazione finale è positiva, consiglio di guardare quest'anime agli appassionati di mecha e di shonen! 

16 mar 2013

Recensione: Excel Saga - Animazione Sperimantale Insensata



Excel Saga è un anime sfacciatamente demenziale, è tutto basato sulla parodia della cultura giapponese ma ancor di più dell'animazione tipica giapponese, prendendo in giro molte delle sue caratteristiche chiave.
L'anime è composto da 25+1 episodi tratti dall'omonima serie a fumetti di Koshi Rikdu.
Il sottotitolo è molto chiaro, Excel Saga è una sperimentazione insensata, a mio parere riuscitissima!

Il titolo prende il nome dalla protagonista Excel membro dell'organizzazione segreta per la promozione dell'ideale ACROSS, cui a capo vi è Il Palazzo, il tipico boss seduto perennemente sul suo trono che da gli ordini. Le missioni che Excel dovrà compiere, insieme alla sua compagna Hyatt hanno lo scopo di portare, passo dopo passo, la terra a raggiungere l'ideale di perfezione combattendo il lerciume di ipocrisia corruzione e malcostume contemporaneo. Inutile dire però, che ogni missione sarà un completo fallimento!!


La forza di questo anime sono i personaggi e le loro personalità fuori dagli schemi, a cominciare da Excel ragazza energica ma poco sveglia follemente innamorata di Il Palazzo e pronta a fare per lui qualsiasi cosa, rifiutandosi di cogliere i segnali quantomai lampanti di questo nel respingere il suo amore! Hyatt poi è una specie di ragazza aliena che, a causa del suo diverso metabolismo (o almeno credo ._.) muore in continuazione ed è sempre in fin di vita.


Inoltre sono esilaranti anche i personaggi secondari che sono sempre presenti in quasi tutti gli episodi seppur   non ricoprano un ruolo fondamentale, [in effetti di fondamentale non c'è nulla in Excel Saga xD] come Frattaglia, il cane utilizzato come cibo nei casi emergenza, o i Puchuu esserini gialli che sono scesi sulla terra insieme ad Hyatt, Pedro, La volontà del grande universo, e tantissimi altri!! Parlarne singolarmente di ognuno mi sembra veramente inutile e riduttivo perchè sicuramente non riuscirei comunque a rendere il potere ironico di ognuno, che a sua volta raddoppia mischiandosi con quello degli altri personaggi!

Mi rendo conto che questa recensione sta venendo più video che altro xD però è proprio questo il punto, Excel Saga non è un anime di cui si possa parlare molto, dato che non ha una storia vera e propria, ma è sicuramente unico nel suo genere! Ogni scena, ogni personaggio, ogni battuta è fatta per far ridere lo spettatore. Il totale 'scollamento' della serie a una qualsiavoglia 'struttura' gli permette di passare da un argomento ad un altro con una facilità estrema e senza bisogno di spiegazioni o motivazioni. Per questo ogni episodio è diverso da quello precedente mantenedo comunque il comune denominatore di demenziale insensatezza dei personaggi e dei rapporti fra loro. Lo spettatore non può di certo annoiarsi!

Questo è lo staff di Excel Saga compreso di Regista; anche loro spuntano spesso!

[Enrica Rosse]

9 mar 2013

Recensione: Mazinga Z contro Devilman


Mazinga Z contro Devilman, medio-metraggio datato 1977, è il primo della serie Vs firmata Toei dedicata ai robot di Go Nagai. Le vicende iniziano con lo scontro tra robot del Dottor Inferno  contro Mazinga Z. Il nostro eroe meccanico vince lo scontro ma per errore risveglia l'arpia Silen della stirpe dei demoni. Il Dottor Inferno così ha avuto la conferma dell'esistenza dei Demoni, antica razza adesso ibernata nell'Himalaya. Il Dottor Inferno libera i demoni dalla situazione di congelamento e li convince a collaborare per la conquista del mondo. I principali nemici da eliminare così sono: Mazinga Z e Devilman ricercato dalla stirpe demoniaca per tradimento. Devilman venendo a conoscenza di questo piano malefico stringe un alleanza con Mazinga Z per sconfiggere il nemico comune. Quindi nessuno scontro tra i due protagonisti, ma possiamo parlare di un vero e proprio confronto. Devilman si mostra come un mentore per il pilota Kabuto, consigliando a lui di stare attendo ad eventuali attacchi dall'alto. Così abbiamo la prima apparizione del Jet Scrandler che permetterà a Mazinga Z di spiccare il volo e confrontarsi contro il nuovo nemico. Il medio-metraggio fa degli scontri il suo vero punto di forza godendo di animazioni a quell'epoca migliori rispetto all'anime. Mazinaga Z prevale nei combattimenti mostrandosi alla fine il vero eroe e protagonista della situazione declassando Devilman, ma è più che normale visto che questa serie di film è dedicata al famoso robot. Come profondità di temi lascia un pò a desiderare ma si lascia guardare visti i tanti colpi di scena e combattimenti. La Toei di certo ha sfruttato l'onda dei vari film di Godzilla che circolavano in quel periodo, volendo attirare una maggior fetta di gente. Di certo vedere questi due personaggi nagaiani collaborare, vedendo due mondi intrecciarsi e coincidere tra di loro è stato un interessante esperimento. Vi lascio con il link del film e a voi i commenti finali. Alla prossima!

Recensione: DmC: Vergil's Downfall



Oggi concludiamo la parentesi DmC con la recensione del dlc: Vergil Downfall. Questo dlc si colloca temporalmente dopo la fine di DmC, ha come protagonista il fratello di Dante: Vergil e funge da collante per un eventuale sequel, non mi dilungherò oltre nel descrivere la trama per evitare spoiler.
Utilizzeremo Vergil in sei missioni a lui dedicate della durata complessiva di due ore circa a difficoltà normale che  ovviamente possono allungarsi se prendiamo in considerazione le varie difficoltà di gioco e i potenziamenti nel repertorio di mosse da sbloccare.
Per quanto riguarda il gameplay possiamo dire che non si discosta dal titolo principale quindi un mix di hack and slash e platform, la differenza principale è ovviamente l'utilizzo di Vergil con il suo stile di lotta e le sue armi, poche a dir la verità, solo due ovvero la spada Yamato e delle lame che possono essere evocate al posto delle armi da fuoco di Dante, esse hanno anche le stesse capacità dei rampini  del fratello, infatti possono attirare i nemici a Vergil o permettere a lui di avvicinarsi, inoltre Vergil avrà a disposizione un' abilità speciale: il teletrasporto che gli permetterà di schivare i colpi nemici o portarsi vicino a loro per continuare le combinazioni. A sostituzione delle armi angeliche e demoniache Vergil potrà effettuare con la Yamato fendenti angelici per mosse da mischia e fendenti demoniaci(tremendamente lenti) per infrangere gli scudi di alcuni nemici, a proposito, si aggiungono al bestiario del gioco due demoni affrontabili soltanto in quest'avventura. Sono presenti anche due Boss Fight superabili al primo tentativo dati i pattern facilmente riconoscibili. 
Passando al lato tecnico si nota un netto riciclo degli asset e  delle ambientazioni, addirittura due missioni su sei si svolgeranno nella stessa location con ben poche differenze e gli intermezzi sono resi tramite delle cutscenes  animate di dubbio gusto...
Mi preme dire che il combat system risulta limitato nelle possibilità date le poche armi e Vergil risulta più rigido nelle movenze rispetto al fratello pur riuscendo anche lui a concatenare mosse dal grande effetto scenico.
VOTO:6
lati positivi
-Avventura inedita
-Nuovo protagonista con le proprie armi ed abilità
lati negativi
-Poche armi e conseguente limitazione del combat system
-Riutilizzo eccessivo di location e componenti degli scenari
-Intermezzi animati di dubbio gusto( sintomo di una realizzazione affrettata probabilmente)

Recensione: Kakurenbo e Manie-Manie - I racconti del labirinto

Articolo doppio: 'Kakurenbo' e 'Manie-Manie - I racconti del labirinto' 

Kakurenbo


Ho scelto di mettere insieme questi due cortometraggi in un'unica recensione, sia per una certa somiglianza nel genere, horror-sperimentale, sia per alcuni elementi che ritroviamo sia nell'una che nell'altra opera.
Tutti e due, seppur molto brevi (Kakurenbo dura soltanto una ventina di minuti, mentre Manie-manie una cinquantina) li considero dei piccoli capolavori, di grande impatto e forza, non solo per la serie di riflessioni critiche che scaturiscono, ma anche per l'effetto grafico davvero molto suggestivo e particolarissimo, sia dell'uno che dell'altro. Andiamo alle trame:

Kakurenbo

Di notte, tra i vicoli illuminati da insegne e neon, in un città giapponese non meglio specificata, sette bambini decidono di partecipare al leggendario Kakurenbo (letteralmente -nascondino-). La leggenda dice che per partecipare al gioco si deve indossare una maschera da volpe, e riuscire a 'non farsi prendere' dai demoni che gli avrebbero dato la caccia. Nessuno pare sia mai sopravvissuto al kakurenbo, ma ugualmente i sette piccoli protagonisti, chi per un motivo e chi per un altro, si buttano in questa avventura pericolosa.... ma riusciranno a sopravvivere??
La parte grafica, come detto in precedenza, e sonora, sono azzeccatissime, creano un'atmosfera inquietante che unita agli scenari di cunicoli stretti e impraticabili dei sobborghi della città, danno realmente la sensazione di angoscia. Il finale poi, è qualcosa di stupefacente, geniale, l'ho trovato meraviglioso!! Devo frenare le mani per non spoilerarvi tutto!! Mi ha colpito soprattutto il contrasto netto e continuo, per tutto il corto, tra tradizione (rappresentata dalle maschere di volpe e dalle creature della leggenda legata al kakurenbo) e tecnologia. Come ho già anticipato le ambientazioni mostrano una città al limite del tecnologico, i muri sono pieni zeppi di isegne luminose pubblicità ecc, un vera e propria 'luce' anche nella notte, eppure le oscure credenze dei miti e leggende continuano a vivere, non solo nella mente dei bambini ma proprio in carne e ossa! Nel finale, questo contrasto raggiunge il culmine rivelando l'atroce verità che si nasconde dietro tutto ciò!

kakurenbo


Manie-manie è diviso in tre episodi abbastanza indipendenti l'un dall' altro, anche gli autori infatti sono diversi, come anche gli stili grafici. Nel primo una bambina vivace entra, insieme con il suo gatto Cicerone, in un mondo fantastico dove scorrazzano esseri veramente bizzarri che la invitano a seguirli e a giocare con loro. Nel secondo un pilota di corse automobilistiche estreme incontra la morte in circostanze al limite del paranormale. E infine nel terzo un impiegato di una grossa ditta si ritrova a dover 'fermare' i lavori in uno stabilimento completamente automatizzato che è andato in tilt.
Anche quì ho trovato una visione critica e cinica sull'avanzamento tecnologico. Ambientazione simile a quella di Kakurenbo la ritroviamo nel secondo episodio di Manie-manie, e nel terzo, questo concetto è trattato con più ampio respiro mostrando una vera e propria lotta tra l'uomo e la macchina!

manie-manie


Il futuro raccontato da questi due cortometraggi è veramente devastante, le parole chiavi sono parole come 'resa' 'prestazione' e 'profitto', lasciando indietro l'umanità e l'essenza stessa dell'uomo che paradossalmente ricade nell'oscuro e nel panico primordiale. L'unico spiraglio di luce è rappresentato dalla bambina del primo episodio di Manie-manie, ancora piccola e piena di fantasia.
[Enrica Rosse]

3 mar 2013

Recensione: DmC Devil may Cry


Salve gente sono Demonslayer il nuovo acquisto dello staff di Kogeki. E' la mia prima esperienza su un blog, cercherò quindi di esprimere al meglio le mie opinioni nelle recensioni e di condividere con voi la mia passione per i videogames, gli anime e i manga.



Diamo inizio alle danze con il titolo che ha dato origine al mio nickname: Devil May Cry.
Cominciamo col dire che DmC non è un seguito vero e proprio ma un reboot della saga; vedremo riproposti i personaggi conosciuti nei precedenti titoli della serie ma sotto una nuova veste, a partire dallo stesso Dante che ha subito un ringiovanimento mantenendo il suo fare da sbruffone seppur declinato in salsa stronzetto dei giorni nostri, lo vedremo crescere e diventare più maturo nel carattere e nelle sue abilità in compagnia del fratello Vergil e della collaboratrice Kat e al cospetto di un nemico possente come Mundus, anche se è opportuno dire che lo sviluppo della trama e dei personaggi è un po' sbrigativo(la trama è più che altro un pretesto per mandare Dante allo sbaraglio contro orde di demoni). 
Dando un contesto all'avventura: Dante non è più un mezzo demone come ricordavamo ma un nephilim ovvero un ibrido nato dalla storia tra un demone (Sparda) ed un angelo( Eva), separato dalla sua famiglia in giovane età per mano di Mundus e perdendo quasi ogni ricordo di essa  Dante cresce nella sregolatezza al punto di essere considerato un criminale.
Passando all'universo del gioco; ci troviamo in un mondo sotto il totale controllo dei demoni comandati da Mundus e i sui sgherri tramite il debito,la disinformazione e una sorta di dipendenza mentale da una bevanda: la virility e l'umanità stessa è all' oscuro di tutto questo, inoltre il mondo stesso diventerà nemico di Dante mutando in una realtà alternativa: il "Limbo" nel quale vedremo trasfigurato lo scenario che cercherà di ostacolarci in ogni modo aprendo voragini immense o cercando di stritolarci coi muri!. Ovviamente mentre saremo nel Limbo verremo attaccati da orde di demoni di una varietà impressionante. Passando ad analizzare il gameplay ci troviamo di fronte ad un hack and slash condito da elementi platform.
Il combat system è fra i più raffinati e vari mai provati negli ultimi anni, avremo a disposizione come sempre la  Rebellion e le pistole Ebony and Ivory inoltre all'arsenale si aggiungeranno 2 armi demoniache: Arbiter un'enorme ascia lenta nei fendenti ma dal danno eccezionale ed Erix un paio di guantoni demoniaci  che permetteranno di caricare ogni singolo colpo; 2 armi angeliche: Osiris una falce angelica perfetta per i combattimenti in mischia ed Aquila dei chakram che permettono di avvicinare a se i nemici, abbiamo anche altre 2 armi da fuoco: Revenant ovvero il classico fucile a canne mozze visto negli altri titoli della serie e Kablooey una pistola spara-dardi che esplodono a comando. Tutte queste armi potranno essere utilizzate on the fly premendo semplicemente il grilletto sinistro per le armi angeliche e quello destro per le armi demoniache ed utilizzando in d-pad per cambiare le armi equipaggiate inoltre e importante dire che potrete fondere le combo di ciascuna arma per dare vita ad un'elegante danza di morte senza fine. 
La distinzione fra le armi inoltre mi spinge a parlare nuovamente dei nemici, infatti alcuni di essi potranno essere affrontati solo con armi angeliche o demoniache e saranno facilmente distinguibili dal colore( anche se attivando il Devil Trigger) potrete attacarli con qualunque arma, ma bisogna dire che interrompono spesso il flusso dell'azione e alle difficoltà più alte diventa un po' frustrante cambiare le armi forzatamente per affrontare questi nemici.
Passando alla componente platform: varie e piuttosto divertenti costituiscono un ottimo diversivo ai continui combattimenti ad esse è legata anche una meccanica del gioco ovvero l'aggiunta dei " rampini": uno demoniaco che permette di attirare a se le piattaforme e uno angelico che al contrario trascina Dante verso le stesse, non dimentichiamo poi che questi possono essere utilizzati anche in combattimento permettendo di non  perdere mai il contatto con gli avversari.
Riguardo al lato tecnico della produzione: il gioco gira fluidamente sull'oramai onnipresente Unreal Engine 3 a 30 fps su console e 60fps su PC(versione consigliata, muniti di pad possibilmente), la componente artistica la definirei il picco della produzione scenari quasi onirici e level design sublime, ottimi i modelli di personaggi principali e non, musiche godibili e sempre adatte alla situazione.
Per quanto riguarda il fattore longevità ci attestiamo sulle 10 ore circa per l'avventura principale ma come tutti i Devil May Cry la rigiocabilità è immensa grazie alle varie difficoltà del gioco che permettono di rigiocare il titolo con tutte le abilità precedentemente sbloccate e cambiano persino i pattern d'attacco dei nemici oltre alla resistenza degli stessi e questo vale anche per le Boss Fight che possono sembrare un gioco da ragazzi a basse difficoltà ma diventano davvero snervanti alle difficoltà maggiori. Insomma un titolo che gli amanti dei giochi d'azione apprezzeranno sicuramente, consigliato a tutti gli altri.

VOTO: 9
lati positivi
-gameplay fluido e divertente
-longevità eccezionale per il genere
-direzione artistica ispirata
lati negativi
-scarso sviluppo di trama e personaggi
-possibile frustrazione data da specifici nemici ad alte difficoltà



Recensione: Boku wa Tomodachi ga Sukunai

Boku wa tomodachi ga sukunai


La trama  di Boku Wa Tomodaki ga Sukunai ha inizio con l'incontro di Kodaka Hasegawa e di Yozora  Mikazuki. Entrambe anime solitarie con difficoltà a relazionarsi con il prossimo. Kodaka, è un ragazzo appena trasferitosi nell'istituto superiore St. Chronicas Accademy, già targato dagli altri studenti come delinquente per il suo strano colore di capelli. Infatti ogni gesto che esso compie, anche se innocente, viene interpretato dagli altri come violenza o estorsione. Yozora ragazza misteriosa, viene scoperta da Kodaka mentre parlava sola con la sua amica immaginaria Tomo. Essi in questo incontro si accorgono che hanno in comune la difficoltà di farsi amici e per riparare a questa carenza fondano un club per farsi  degli amici: "il club del tuo prossimo". Da qui in avanti iniziano le avventure di questo club, che mano a mano si andrà avanti con l'anime lo vedremo arricchirsi di personaggi nuovi, folli ed esilaranti.  Boku wa Tomodachi ga Sukunai infatti non ha una vera e propria trama, sono le relazioni tra i personaggi e le loro scenette comiche a potar avanti la vicenda. Si! c'è un mistero che avvolge il passato di Kodaka che viene svelato a circa metà serie e solo confermato alla fine, ma non è il cardine della storia. Il terzo personaggio di cui faremo subito la conoscenza è Sena Kashiwazaki, ragazza modello, carina ed intelligente ma allo stesso tempo un po arrogante e non perde tempo per sfoggiare al pubblico le sue doti elevandosi a dea. La si vede spesso giocare ai galge o agli eroge, e date le sue forme prosperose è spesso utilizzata per scenette fanservice. Essa entra spesso in contrasto con Yozora, ma non riesce mai ad avere la meglio. Ovviamente in questo quadretto comico di litigi e incomprensioni  non poteva mancare il personaggio ambiguo: Yukimura Kusonoki. Personaggio maschile dalle fattezze femminili, esso idolatra Kodaka e lo prega perchè faccia di lui un uomo virile. Ma spesso lo troveremo vestito da femmina grazie a Yozora che si inventerà scuse per farlo diventare ancore più effeminato, diventando la cameriera del club. Altro membro del club è Rika Shiguma ragazza appassionata di scienze e di tecnologie. Ella si eccita leggendo manga sui robottoni, trova il lato erotico in ogni cosa che vede e non perde mai tempo per farsi trovare in pose o in atteggiamenti accattivanti  nei confronti di Kodaka, di cui lei prova sin dal suo primo incontro una profonda attrazione. Come ogni club che si rispetti ci vuole un supervisore: Maria Takyama suora e bambina prodigio che vede in Kodaka il suo fratello maggiore. Essa entra in contrasto con la sorellina minore di quest'ultimo, Kobato che in contrapposizione alla suora, lei si veste da un personaggio dei cartoni animati che è un vampiro. Questo mix di personalità si incastrano spesso tra di loro creando appunto scene divertenti, capaci di strappare qualche sorriso allo spettatore. 


Boku wa tomodachi ga sukunai

Boku wa Tomodachi ga Sukunai anime che non si fa prendere sul serio e riesce nel suo intento di divertire. Non cosigliato a chi vuole qualcosa di impegnativo ma per chi vuole passare 20 min leggeri col sorriso in faccia.

2 mar 2013

Recensione: Anne Freaks

Anne Freaks


Anne Freaks di Yua Kotegawa è stato uno dei primi manga che ho letto, e quando ho comprato il primo volume non sapevo minimamente di cosa parlasse. E' stata una sorpresa! Pur essendo una miniserie composta da 4 volumi ha una storia davvero coinvolgente che ti fa battere il cuore fino all'ultima pagina, e soprattutto un bel coro di personaggi. L'edizione italiana è stata curata dalla Planet Manga.

Anne Freaks


Yuri Kitagawa e Mitsuba Maezono sono due adolescenti che vedranno la loro vita cambiare radicalmente dopo l'incontro con una misteriosa ragazza, Anna, bellissima ed eccentrica. Yuri la incontra proprio mentre è intento ad occultare il cadavere di sua madre e decide si scappare con lei. Mitsuba vede massacrare la sua famiglia, e a sua volta viene attaccato da un gruppo di uomini di una setta. Riuscirà a salvarsi grazie all'aiuto di Anna e anche lui si unisce a lei. Il pericolo e la morte di insidiano irreversibilmente nella vita di questi tre ragazzi, tutti e tre misteriosamente legati dalla sopracitata organizzazione Kakuseisha. Alla ricerca della verità e delle loro origini i tre si trovano a dover affrontare problemi più grossi di loro, in un mondo di adulti che da una parte vogliono sfruttarli dall'altra plasmarli a loro volere. Questi ragazzi, troppo piccoli per affrontare tutto ciò a colpi di pallottole, fuge rocambolesche e sangue, cercano di sopravvivere seguendo solo il loro istinto e i loro sentimenti. Ma non è affatto semplice, perchè devono confrontarsi con un mondo esterno che non li riconosce e da cui sono ormai tagliati fuori.

Anne Freaks


In questo manga c'è tutto! Passione, azione, amore, amicizia, vendetta, violenza, paura... E' interessante come l'autrice ha saputo descrivere così bene l'interiorità dei suoi personaggi, e il loro senso di solitudine che li spinge a combattere fino alla fine per la propria sopravvivenza. Nonostante ciò le reazioni dei vari personaggi sono molto diverse fra loro, ma tutte contribuiscono alla conclusione di una trama mozzafiato come quella di Anne Freaks! Lo scorcio che l'autrice descrive è quello di un Giappone diverso da come ce lo possiamo immaginare, è caotico, pieno di pericoli, difficile e con un senso della giustizia molto labile che varia a secondo delle circostanze e soprattutti da chi lo esercita. Il disegno è molto godibile, e le scene d'azione e quelle drammatiche sono rese molto bene, inoltre l'andamento della storia è incalzante e non ha cali di tensione. L'ho trovato molto adulto come fumetto, sia per gli argomenti trattari che per alcune scene veramente violente e spietate, come sono spietate anche alcune decisioni che i ragazzi si trovano costretti e prendere!
Un fumetto completo e interessante per molti punti di vista, consigliato a tutti!
[Enrica Rosse]